È questa la domanda che la famiglia di Mattia Debertolis si pone da due mesi – e ancora oggi non è arrivata alcuna risposta. Su loro richiesta, abbiamo deciso di pubblicare questa news dedicata a portare luce su questa questione. Mattia era anche un atleta di punta del team PWT Italia.
Due mesi dopo la tragica perdita del nostro atleta, la famiglia non ha ancora ricevuto un rapporto ufficiale che spieghi cosa sia accaduto l’8 agosto 2025, il giorno in cui Mattia ha preso parte alla prima gara dei World Games in Cina, l’ultima competizione della sua vita.
Nonostante le diverse richieste inviate alla Federazione Internazionale di Orienteering (IOF), non è stata fornita alcuna spiegazione. Perché?
8 agosto 2025
Durante i World Games, le condizioni meteorologiche in Cina erano estreme, con temperature molto elevate che avevano sollevato serie preoccupazioni per la sicurezza dei concorrenti tra le squadre nazionali.
Nei giorni precedenti il team official meeting, la riunione dedicata ai tecnici delle nazionali, le squadre avevano chiesto agli organizzatori:
“Esistono indicazioni riguardo le alte temperature?”
La risposta da parte dell’organizzazione fu:
“Per quanto ne sappiamo, ce n’è una, ma non ci è stata comunicata. In caso di caldo, la soluzione più semplice sarebbe anticipare le gare di due ore. Vi terremo aggiornati e vi informeremo durante il Team Officials’ Meeting del 7 agosto, al più tardi.”
Tuttavia, dopo quella risposta, non fu comunicata né adottata alcuna misura.

Presentazione del Team Officials’ Meeting, rimossa dal sito ufficiale delle competizioni.
La gara di Mattia
Alle 10:06 Mattia inizia il riscaldamento.
Alle 10:37 inizia la sua gara, equipaggiato con due dispositivi GPS, i cui segnali erano visibili pubblicamente agli organizzatori, agli allenatori e a chiunque seguisse l’evento.
Verso le 11:00, dopo nove punti di controllo, Mattia prende una scelta di percorso insolita, inaspettata per un atleta classificato tra i primi 30 al mondo. Solo cinque minuti dopo ancora un altro errore anomalo, entrambi chiaramente visibili nella traccia GPS.
Alle 11:10, la sua traccia GPS smette di muoversi.

La traccia GPS di Mattia, rimossa anche questa dal sito.
Da quel momento, Mattia è rimasto accasciato sotto un albero, a pochi metri dal sentiero in cui passavano gli atleti in gara, ma in un punto difficile da vedere.
Per parecchio tempo nessuno notò né gli errori inspiegabili di Mattia né il fatto che il suo GPS fosse fermo in un punto. Perché?
Solo molto più tardi qualcuno decise di verificare la situazione, e solo alle 12:04 venne lanciato l’allarme.
Mattia fu poi trasportato in ambulanza alle 12:21, arrivando in ospedale dopo un’altra mezz’ora di viaggio.
Domande senza risposta
Queste sono le domande che oggi ci si pone:
- Quali misure di sicurezza sono state previste per affrontare il caldo estremo, considerando che l’indice di calore era intorno ai 45 °C?
- Perché nessuno ha notato gli strani errori che stava commettendo Mattia e il fatto che il suo GPS fosse fermo?
- Perché, nonostante indossasse un dispositivo GPS, nessuno è intervenuto prima, quando era evidente che il segnale si era bloccato?
- Perché sono passati 56 minuti tra il collasso di Mattia e il momento in cui è stato dato l’allarme?
Due mesi dopo, ancora nessuna risposta
La comunità dell’orienteering, in Italia e nel mondo, ha mostrato una profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia di Mattia. Per questo motivo ci rivolgiamo a questa stessa comunità, nella speranza che possa aiutarci a trovare risposte a queste domande:
- Perché la famiglia non è ancora stata informata su cosa sia realmente accaduto quel giorno?
- Due mesi dopo la scomparsa di Mattia, quali informazioni può fornire la IOF alla sua famiglia?
- Perché il rapporto della riunione per i coach referenti delle Nazionali (vedi screenshot figura 1) è stato immediatamente rimosso dal sito web?
- Perché la traccia GPS di Mattia è stata cancellata subito dopo la gara?
- Perché, quando l’organizzazione si è resa conto che qualcosa non andava, non sono stati inviati immediatamente sul posto degli esperti capaci di interpretare i dati GPS per cercarlo?
- E perché, durante i recenti Campionati Europei, la IOF ha deciso di non osservare un minuto di silenzio – nonostante la richiesta esplicita della federazione italiana e la presenza dei genitori di Mattia, giunti a Lier per partecipare alla cerimonia?
Sono passati due mesi, ma il dolore resta, insieme a una sola, semplice domanda: cosa è successo a Mattia Debertolis ai World Games in Cina?
