Intervista al team Manager PWT Italia Gabriele Viale, sul post gara di Lonigo/Montecchio Maggiore

3 apr 2021 - Elite Team, Eventi Sportivi, News, News, PWT Italia, Senza categoria


A mente fredda, dieci giorni dal il grande evento MOC2021, ripercorriamo con questa intervista e le parole di Gabriele Viale, Team Manager del Park World Tour Italia, cosa il MOC Championships 2021 ha rappresentato per l’Italia e il movimento di Orientering Internazionale.
Cosa hanno rappresentato le gare di Lonigo e Montecchio Maggiore?

Penso siano gare che passeranno allo storia per diversi motivi. A partire da quello di essere state organizzate in zona rossa e di aver tenuto tenacemente la volontà di organizzare questo evento di caratura internazionale, quando tutti gli altri organizzatori in Europa hanno rinunciato (Portoghesi, Spagnoli, Sloveni, etc).

In secondo luogo abbiamo assistito ad un passaggio generazionale a livello agonistico nell’Elite italiana: Caterina Dallera e Annarita Scalzotto hanno dimostrato di essere il futuro, unitamente a Giulia Dissette e Anna Pradel, di essere la nuova generazione agonistica femminile. Tra i maschi la conferma della crescita costante di Riccardo Scalet, oramai pronto per competere per le medaglie in qualsiasi competizione internazionale. Poi ogni gara è una storia a sé. Peccato l’occasione sprecata di qualche  nostro Junior importante di confrontarsi in elite.

Abbiamo assistito ad un cambio generazionale tecnico: Aaron Gaio alla sua prima esperienza di IOF event advisor, due giovani tecnici con già importanti esperienze internazionale sulle spalle, come Stefano Raus e Tommaso Scalet. Paride Grava alle partenze, Anna Giovanelli all’elaborazioni dati, ed altri. Il futuro della nostro movimento orientistico passa da loro.  Dopo 15 anni di MOC training camp, ed aver avuto head coach esperti del calibro di Jaroslav Kacmarcick, Janne Salmi ed Emil Wingstetd, quest’Hanno l’head coach è stato Tommaso Scalet, orgogliosi del suo operato. Prova brillantemente superata.

Qual è stata la difficoltà maggiore ad organizzare l’evento in questo periodo?

Sicuramente le restrizioni imposte dal Covid, ma in particolare  la variazione costante dei colori di pericolosità delle regioni. Per cui l’ultima settimana ci siamo trovati ad essere in zona rossa.   E tutto  questo ha comportato un continuo riadattamento della progettazione organizzativa, sia tecnica (percorsi di gara), sia logistica (parcheggi e arena gara), sia di sicurezza, per adeguarci alle varie disposizioni sugli assembramenti e protocolli sportivi in essere.

E la soddisfazione?

A mente fredda  molta, perche tanti  sono stati gli apprezzamenti ed i ringraziamenti dei partecipanti, in particolare dagli atleti di vertice provenienti dall’estero, per aver permesso di ritrovare il feeling con le competizioni. Quindi posso dire una vittoria organizzativa di prestigio per aver dato un segnale di ripartenza agonistica a livello internazionale per la nostra Federazione, per il movimento sportivo e per i giovani agonisti da  molto tempo senza competizioni. Una Vittoria di squadra, da condividere con istituzioni, partner privati, sponsor  e con il nostro  team organizzativo caratterizzato da  grande tenacia.

Un aneddoto curioso successo durante le gare?

In piena  gara a Lonigo,  il gruppo elettrogeno che alimentava i computer e l’arco gonfiabile e andato in panne. Grazie al provvidenziale intervento della protezione civile leonicena, abbiamo sostituito il gruppo elettrogeno senza che i concorrenti se ne accorgessero….

Un augurio per il futuro dell’Orienteering?

Speriamo presto di tornare a correre tra boschi e prati in piena libertà, sprigionando tutta la voglia di vivere che abbiamo dentro di noi.

 

PWT ITALIA Press Office