Riccardo Scalet nella storia dell’orienteering Il portacolori del PWT Italia di Alonte conquista in Coppa del mondo la seconda medaglia di sempre per gli azzurri ed è la punta di diamante di una società che festeggia proprio quest’anno i suoi 20 anni di attività

28 ott 2021 - Elite Team


Riccardo Scalet nella storia dell’orienteering

Il portacolori del PWT Italia di Alonte conquista in Coppa del mondo la seconda medaglia di sempre per gli azzurri ed è la punta di diamante di una società che festeggia proprio quest’anno i suoi 20 anni di attività

 

Un podio che entra nella storia dell’orienteering azzurro.

Già perché il terzo posto conquistato da Riccardo Scalet nella prova Middle andata in scena nei boschi del Cansiglio ad inizio ottobre è la seconda medaglia di sempre ottenuta dall’Italia nella competizione iridata.

La prima era arrivata grazie a Mikhail Mamleev, attuale ct della squadra azzurra di cui Scalet è oggi capitano.

Classe 1996, nato a Feltre, ma residente da sempre a Primiero, in Trentino, Riccardo veste i colori di PWT Italia da ben 6 anni.

“Mi sono preparato a lungo per arrivare a questo traguardo anche perché ci tenevo davvero tanto a fare bene nella gara di… casa – esordisce – Non so quanti allenamenti ho fatto tra il Cansiglio e l’Altopiano di Asiago per arrivare pronto e giocarmi al meglio le mie chance contro avversari, e non lo scopriamo certo oggi, fortissimi, che rappresentano l’élite dell’orienteeringinternazionale. Il terzo posto in Coppa del Mondo è una grandissima gioia per me, che però vorrei condividere con la mia squadra, la mia famiglia e tutte le persone che mi supportano costantemente, dal primo giorno che ho deciso di cimentarmi in questo sport che è diventato di famiglia visto che ha iniziato mia sorella Carlotta e poi Tommaso ed io. La lista dei ringraziamentisarebbe davvero lunga però ci tengo a dire che questo risultato non è un traguardo bensì un punto di partenza per puntare ancora più in alto”.

Già perché Riccardo, che nel suo palmarès vanta qualcosa come 21 titoli italiani elite, guarda avanti e, nel frattempo, rivolge un consiglio ai giovani che si avvicinano a questo sport affascinante e nello stesso tempo difficile.

“Ai ragazzi dico di non arrendersi, perché lungo il percorso di crescita ci saranno sicuramente degli errori e arriveranno le sconfitte, però se ci si allena molto e si crede in se stessi poi, alla fine, non mancheranno le soddisfazioni e i risultati premieranno il lavoro e i sacrifici fatti”.

Gioia grande per Riccardo, ma anche per  Gabriele Viale, team manager del PWT Italia orienteering team, la società di Alonte che è tra le eccellenze della specialità non solo nella nostra regione, ma in Italia e anche a livello internazionale.

“Il podio conquistato ci ha regalato una gioia immensa, una liberazione di emozioni e felicità – esordisce –  Sono sei anni che lavoriamo per questo risultato,  per questo podio mondiale. Noi ci abbiamo sempre creduto, anche nei momenti difficili. Abbiamo costruito un team attorno a lui, creato le condizioni per farlo allenare con tranquillità e a tempo pieno, attivato sinergie internazionali ad alto livello per una preparazione di alta qualità. Riccardo arrivava da una carriera juniores di tutto rispetto con un titolo di vice campione mondiale, un titolo di campione europeo Junior e tre titoli mondiali studenteschi”.

Ci descrive Riccardo?

“Riccardo è un ragazzo straordinario, un atleta serio e molto professionale, con una forza di volontà straordinaria ed una velocità di lettura della mappa come pochi al mondo. Studia molto e si aggiorna costantemente. In gara è un “killer” agonisticamente parlando. Ha il vantaggio di avere una famiglia che lo sostiene,  un fisico straordinario ed un fratello – Tommaso – ottimo sparring partner per gli allenamenti impegnativi . Ora sta raggiungendo una maturità agonistica completa e mi auguro che questo podio sia solo l’inizio”.

Cosa significa questo risultato per il PWT Italia?

Non ci poteva essere momento migliore per un podio in Coppa del Mondo! Quest’anno, infatti, celebriamo i 20 anni di fondazione del nostro club, che con le proprie forze è riuscito a costruire un progetto sportivo che ha permesso questo risultato storico per l’orienteering Italiano e per la nostra Federazione.Una meritata gratificazione per quanti lavorano con dedizione e passione al nostro progetto sportivo, Ecco, credo inoltre che quanto fatto da Riccardo sarà di stimolo per tutti gli altri nostri atleti a migliorarsi costantemente e a puntare sempre più in alto..