ASOM è un evento dedicato alle sprint che dal 2015 porta centinaia di atleti da tutto il mondo a correre sulle città più belle del Belgio. L’edizione di quest’anno è stata organizzata a Turnhout, dal 25 al 27 aprile, e tra le atlete al via c’era anche una nostra new entry: Guenda Zaffanella, che quest’anno ha puntato il focus sulla preparazione delle sprint, avendo come obbiettivo di stagione l’europeo a fine agosto. Qui ci racconta com’è andata.

Dal 25 al 27 aprile ho partecipato all’ASOM. Le gare comprendevano una Knock out WRE e una Sprint WRE. La KO si è svolta tra la sera di venerdì (qualifiche) e durante la giornata di sabato. Domenica mattina invece ho corso la sprint a Turnhout (terreni rilevanti per gli europei di fine agosto).

Esperienza stupenda, sono soddisfatta e contenta di avervi partecipato. Sicuramente è stato un valido confronto con le altre atlete, e ho potuto capire a che punto sono e su cosa lavorare e cosa migliorare. 

Dal punto di vista tecnico mi sono accorta che sto facendo passi da gigante, ma c’è ancora da lavorare. Per quanto riguarda la corsa, ho notato che non basta ancora, devo reggere ritmi più intensi (ai quarti di finale mi hanno “ucciso”). 

Psicologicamente ho testato un nuovo mindset basato su controllo e fiducia: partivo con l’idea di fare la miglior performance possibile, dare il massimo e testare il lavoro fatto fino ad ora. Calma, concentrazione e determinazione con focus solo su di me e il mio orienteering. 

Tutto sommato sono abbastanza soddisfatta riguardo i risultati raggiunti: 

  • ho passato le qualifiche, 8° su 24 (Heat C) e ne prendevano 12. 
  • Sono stata eliminata ai quarti, 4° su 6 (QF4); ho notato sicuramente il gap di corsa, però esperienza significativa che mi ha aiutato a capire quale strategia attuare in una KO con percorsi uguali per tutti, senza scelte.
  • Inaspettato 12° posto nella sprint di domenica, con un distacco di 1’09” dalla prima. Sono partita senza alcuna pressione, con il solo scopo di fare orienteering curando la tecnica (visto che il giorno prima durante i quarti è stato quasi solo corsa e non mi sono gustata l’orienteering). Quindi, ho semplicemente corso e una volta preso il ritmo con la mappa, ho accelerato dando tutto ciò che di corsa mi era rimasto dopo le precedenti gare. Ottime sensazioni nel complesso!

Risultati che mi indicano di essere sulla strada giusta anche se è solo l’inizio e di salita ce n’è ancora tanta!

Il team manager Gabriele Viale aggiunge: “Abbiamo impostato un progetto di crescita personalizzato, che sta dando i suoi frutti e molti altri ne darà nel prossimo biennio”.

Fieri di supportare un’atleta dedicata come Guenda. Continua così!

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